UN PO' DI STORIA
maggio 15, 2019
Sin dall’inizio Roma è sempre stata
divisa in “regiones” che evidenziavano
le diverse zone del centro storico. In origine erano solo quattro:
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Regio I Suburana
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Regio II Esquilina
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Regio III Collina
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Regio IV Palatina
Sotto il primo imperatore romano, Ottaviano
Augusto, le regiones diventarono quattordici e comprendevano territori che si
trovavano anche al di fuori delle mura serviane.
Occorreranno però altri tre secoli, affinchè vengano costruite delle nuove mura: quelle Aureliane.
Occorreranno però altri tre secoli, affinchè vengano costruite delle nuove mura: quelle Aureliane.
Il termine “rione” deriva dalla
corruzione in romanesco del termine latino, ed è utilizzato sin dal Medioevo. L’ordinamento
dei rioni cambia spesse volte nel corso dei vari secoli del Medioevo, sia per
quanto riguarda il numero che per i confini. Nel 1743 papa Benedetto XIV Lambertini
riorganizzò i quattordici rioni, stabilendone i confini mediante l’affissione
delle cosiddette “lapidi confinarie”, cioè targhe di marmo intagliate con gli
stemmi rionali, ancora visibili agli angoli delle strade. Durante l’occupazione
francese, tutte le targhe rionali furono rimosse, i Rioni cambiarono nome e
numero divenendo undici “sezioni”. Terminata
l’occupazione, nel 1814, le targhe furono di nuovo collocate nelle vie e fu
ripristinata l’antica suddivisione in quattordici rioni, con i loro confini
originali, che da allora non sono stati più cambiati. Dopo
la caduta dello Stato Pontificio, nel 1870, i Rioni furono raggruppati in
distretti più ampi, ai quali fu di nuovo dato il nome di “Regioni”:
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Regione
I Campidoglio
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Regione
II Pantheon
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Regione
III Campo Marzio
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Regione
IV Adriana
·
Regione
V Tiberina
Ma
anche questa suddivisione durò poco: ben presto i Rioni tornarono ad essere
quattordici.
Fra
il XIX e XX secolo nacquero nuovi rioni, alcuni dalla divisione di quelli già
esistenti come Esquilino (che era parte di Monti) o i Rioni Sallustiano e
Ludovisi (che rispettivamente appartenevano a Trevi e Colonna. Nel 1921 si
formò Castro Pretorio, e da Ripa si staccarono Testaccio e San Saba. Infine
l’ultima zona ad essere denominata Rione, l’unica al di fuori delle Mura
Aureliane, è Prati.
Dopo
Prati, la città moderna è stata divisa in quartieri, suburbi e zone di
periferia.
1 commenti
Molto interessante
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