La torre pendente di Roma

aprile 29, 2020


A Roma c’è proprio tutto, persino una torre pendente, ben in vista e proprio al centro della città. Non è elegante come la Torre di Pisa, ma è un imponente edificio in mattoni, del XIII secolo, che si staglia severo tra i palazzi e le rovine che sovrastano i mercati Traianei sul colle Quirinale e che lega la sua storia a curiose leggende.


Nonostante la sua imponenza, però, rimane quasi in disparte rispetto ai monumenti più famosi della città. Fu fatta erigere da Gregorio IX dei conti di Segni, in un’epoca dove le famiglie potenti della città facevano a gara per costruire torri alte e fortificate e quella delle Milizie, a pianta quadrata, è stata ed è ancora oggi una delle più alte. Misura 51 metri ed è solo 5 metri più bassa di quella di Pisa! In origine doveva essere ancora più imponente ma nel 1348, pochi anni dopo la costruzione, un terremoto provocò il crollo del terzo piano, di cui si nota il moncone superstite e il cedimento del terreno che causò l’inclinazione della struttura. S’immagina sia stata costruita sulle rovine delle Mure Serviane, collocate in questo punto, come testimoniano i resti nell'aiuola centrale di piazza Magnanapoli. L’effetto scenografico da questa piazza è notevole.


È forse la storia breve e sfortunata ad aver dato alla torre poca notorietà, anche se resta visibile da molto lontano. Si narra che dall'alto di questa torre Nerone osservò l’incendio che devastò la città per sette giorni e sette notti. Non proprio probabile, dal momento che è stata edificata oltre un millennio dopo. Si ritiene che il crudele e divino imperatore abbia sì ammirato il fuoco purificatore su Roma, ma dalla Villa di Mecenate, sul vicino colle dell'Esquilino. Un'altra leggenda legata alla Torre narra che essa costituisce "l'occhio sull'Urbe" di una favolosa reggia sotterranea, una reggia magica dove dorme da secoli l'imperatore Augusto, il quale un giorno salirà sulla torre risvegliandosi alla vita. Ma il suo risveglio è destinato a verificarsi soltanto quando Roma tornerà a splendere come faro di luce, di civiltà e di potenza sulle genti e sul mondo. Non si conosce con esattezza l'origine del nome, forse un quartiere di soldati nelle vicinanze o un ricordo marmoreo di qualche milizia particolare della Roma antica.





(Claudio Colajacomo – Il giro di Roma in 501 luoghi)
(Sabrina Ramucci - 1001 cose da vedere a Roma almeno una volta nella vita)
(Claudio Rendina - Enciclopedia di Roma)

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