Gli Angeli del Bernini
febbraio 11, 2020Nella splendida chiesa di Sant'Andrea delle Fratte, ai lati dell'abside si trovano due
splendidi angeli (uno con la corona di spine, l’altro con il cartiglio) opere pregevolissime di Gian Lorenzo Bernini. Fanno parte di quella serie di angeli che l'artista e i suoi collaboratori, scolpirono per la decorazione del Ponte S. Angelo. Questi due, in particolare, li scolpì il Bernini in persona e la leggenda narra che il papa Clemente IX Rospigliosi li trovò talmente belli che non gli sembrò il caso di lasciarli esposti alle intemperie e li fece porre al riparo nella chiesa. Sul ponte vennero eseguite delle copie ad opera di Paolo Naldini, di Giulio Cartari, allievo del Bernini e dallo stesso artista. La storia vera, però, è diversa rispetto alla leggenda. Infatti, secondo quanto riportato da Cesare D'Onofrio: "dopo che Clemente IX e forse ancor di più suo nipote, li avevano visti nella bottega dell’artista”, essi “erano
stati sottratti alla destinazione sul ponte per essere spediti a Pistoia. I due
angeli, sicuramente con grave dispiacere del Cavaliere, che li avrebbe ardentemente
desiderati nel “teatro” di quel ponte universalmente noto, anziché relegati in
provincia, furono trasportati, provvisoriamente, nel palazzo Rospigliosi. Senonché,
essendo morto troppo presto il papa, più nessuno si decise a farli partire. Lì restarono
fino al 1729 quando Prospero Bernini, nipote di Gian Lorenzo e figlio di Paolo,
forse riacquistandoli, li donò a S. Andrea delle Fratte, la chiesa quasi di
fronte al palazzo Bernini, nella quale per 40 anni il Cavaliere di buon mattino
era andato ad ascoltare la Messa."
(Willy Pocino - Le curiosità di Roma)
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