La Bocca della Verità è una grossa pietra circolare (m.1,75 di diametro per m.5,80 di circonferenza), raffigurante la testa di un fauno con la bocca spalancata, situata a sinistra del portico della chiesa di Santa Maria in Cosmedin. Era, originariamente, un chiusino della cloaca e, leggenda narra, che venisse utilizzata anticamente per giudicare quanto fosse veritiera una persona: chi avesse giurato il falso, tenendo la mano in quella bocca, non sarebbe riuscito a tirarla fuori se non mozzata. L'incantesimo si ruppe quando la moglie di un patrizio romano, accusata di adulterio, fu sottoposta alla prova della verità dal marito. Il giorno stabilito, dalla folla di curiosi che si era radunata davanti alla Bocca della Verità, avanzò uno sconosciuto, in realtà l'amante della donna, che l'abbracciò e la baciò. La folla avrebbe voluto linciare quell'uomo, ma la donna intercedette per lui, dicendo che evidentemente era un povero pazzo. Coraggiosamente infilò la mano nella bocca del fauno, dicendo con orgoglio: "giuro che nessun uomo mi ha mai abbracciato e baciato all'infuori di mio marito e di quel pazzo poco fa!". E la mano rimase intatta, con piena soddisfazione del marito. Invece la Bocca della Verità, sbugiardata e offesa da tanta audacia, non svolse più, da allora in poi, la sua funzione giudicatrice.
(Claudio Rendina - Enciclopedia di Roma)
