L' illusione ottica di Via Piccolomini

aprile 27, 2021

Di effetti o illusioni ottiche a Roma ce ne sono molti. Penso alla famosissima galleria del Borromini, o alla splendida finta cupola della chiesa di Sant’Ignazio da Loyola o, ancora, alla meraviglia che proviamo quando, guardando dal buco della chiave del Priorato di Malta, all’Aventino, vediamo perfettamente incorniciata dal viale alberato la cupola di San Pietro.


Tutte queste illusioni, però, sono frutto di accurati e precisi calcoli matematici o di conoscenze specifiche, mentre c’è a Roma un luogo dove, molto probabilmente, l’effetto ottico visibile è solo frutto di circostanze casuali. Ricordo ancora lo stupore la prima volta che ci sono capitata per caso, tantissimi anni fa. Percorrevo la Via Aurelia Antica, proveniente dal Gianicolo e, ad un certo punto, un senso unico costringe ad una svolta a destra, in via di Villa Betania, che sfocia su via Nicolò Piccolomini da dove, svoltando a sinistra, si torna a riprendere la via Aurelia Antica. Una volta su via Piccolomini, però, dallo specchietto retrovisore il mio sguardo viene attratto dall’immensa visione della cupola di San Pietro, che  vedevo diventare sempre più grande man mano che mi allontanavo. Presa da un forte stupore e grande curiosità, parcheggio la macchina e scendo per osservare più da vicino lo strano fenomeno. La strada è una tranquilla via residenziale, non eccessivamente trafficata, dotata di un piccolo spartitraffico centrale dal quale possiamo inquadrare una vista, perfettamente in linea, sulla cupola di San Pietro.
 

Viene istintivo avvicinarsi sempre di più per ammirare da vicino tale magnifico spettacolo. Ma è qui che succede qualcosa di strano: più mi avvicino, più la cupola si allontana e rimpicciolisce, fino ad arrivare ad una balconata da dove si percepisce la distanza incolmabile che mi separa dal gioiello di Michelangelo.


L’effetto ottico, come dicevamo prima, probabilmente non è voluto, ma è dato dalla larghezza della via e la disposizione dei palazzi che determinano uno spazio preciso nel quale si staglia il “Cupolone”; man mano che ci avviciniamo, invece, l’occhio inizia a percepire lo spazio in modo differente: si inizia a vedere lo sfondo e la cupola, non più contornata dal profilo dei palazzi, ma libera in campo aperto, appare della giusta proporzione, rispetto al panorama circostante. E’ davvero sorprendente l’effetto che fa e fra tutti i posti panoramici della città da dove è possibile ammirare questa meravigliosa opera michelangiolesca, via Piccolomini resta sicuramente uno dei più suggestivi e tutto sommato uno dei più tranquilli e meno turistici punti di osservazione.




(Gabriella Serio - Curiosità e segreti di Roma)
(Gennaro Rinaldi – Stravaganze romane)
(Annett Klingner – 111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire)

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