Roma. Nascita di una capitale 1870 - 1915

luglio 27, 2021

La mostra a Palazzo Braschi

Nella magnifica cornice di Palazzo Braschi è stata allestita una mostra dal titolo “Roma. Nascita di una Capitale dal 1870 – 1915” per celebrare i centocinquanta anni dalla proclamazione di Roma Capitale. Sono oltre seicento le opere, tra dipinti, sculture, disegni, grafica, fotografie, documenti e filmati, (provenienti da collezioni sia pubbliche che private) sistemate lungo le sale del primo piano del meraviglioso Palazzo.


La protagonista, ovviamente, è Roma che viene rappresentata in tutti i suoi aspetti: da giovane capitale (di un altrettanto giovane Stato italiano), città rurale, ex capoluogo del Regno Pontificio, a città antica da ricostruire secondo criteri moderni.


Il percorso espositivo copre un arco temporale che va dalla Breccia di Porta Pia alla Prima Guerra Mondiale; si apre con un grande dipinto di Michele Cammarano e via via vengono raccontati episodi emblematici, che illustrano, in concomitanza agli eventi storici, le varie trasformazioni che la città, appena divenuta Capitale, subisce sia a livello urbanistico che architettonico.


Lungo tutto il percorso sono inserite una serie di immagini fotografiche realizzate dal conte Giuseppe Primoli, tra il 1888 e il 1903, che costituiscono una specie di “mostra nella mostra”


soprattutto nel grande salone dove, come in un’ideale passeggiata per Roma, troviamo esposte circa 70 immagini, rese disponibili dalla Fondazione Primoli, attraverso le quali possiamo osservare com’era diversa la vita di quel periodo, a seconda del ceto sociale al quale si apparteneva e se si era uomini o donne; immagini che ritraggono momenti di vita quotidiana, maschere di Carnevale e giochi popolari.


Tanti dipinti e sculture dei protagonisti, da Cavour a Mazzini, Garibaldi e Vittorio Emanuele,


nonché manifesti celebrativi del Plebiscito;


molte planimetrie del territorio urbano e uno spazio dedicato al delicato rapporto fra la città e il suo fiume:


da importante via di comunicazione e luogo di scambi e svago a pericolo costante, per via delle sue frequenti e distruttive piene, che hanno portato alla costruzione dei muraglioni e distruzione di ciò che si trovava sulle sue sponde, come il meraviglioso Porto di Ripetta, del quale possiamo osservare un bellissimo plastico.


Tanti modelli, foto e progetti di alcuni fra gli edifici e monumenti più significativi costruiti durante quegli anni: Palazzo di Giustizia, Palazzo del Parlamento, Vittoriano.


Al termine della mostra, che passa anche per le vicende dell’Agro romano, per la ricostruzione del Ghetto, per l’opera di un leggendario sindaco, Ernesto Nathan,


si arriva alla Prima Guerra Mondiale, per finire con il drammatico “L’ultima veglia” di Edoardo Gioja, che ci ricorda, ora come allora, che la guerra non è mai una soluzione. Nella stessa stanza uno sguardo al Futurismo con le tre tele di Giacomo Balla. 




(museodiroma.it)
(artribune.com)

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