Trilussa
novembre 04, 2019"se insisti e resisti, raggiungi e conquisti"
(Trilussa)
Carlo Alberto Salustri nasce a
Roma il 26 ottobre 1871, da un cameriere di Albano Laziale, Vincenzo e una
sarta di Bologna, Carlotta Poldi. La famiglia, di modestissime condizioni
economiche, prende casa in via del Babuino. Ma, nel giro di pochissimi anni, muore
la sorellina, di soli tre anni, per difterite (nel 1872), e il papà (nel 1874).
La famiglia viene aiutata dal Marchese Ermenegildo
De’ Cinque Quintili, presso il quale aveva lavorato Vincenzo, nonché padrino di
battesimo di Carlo Alberto. Mamma e figliolo si trasferiscono, dunque, nel
palazzo del nobile romano, in piazza di Pietra. Carlo Alberto non è uno
studente esemplare e a 15 anni abbandona gli studi, continuando a studiare da
autodidatta. Amante della poesia, soprattutto
quella popolare, ha un incredibile talento nell'improvvisazione di versi in
rima e nella loro declamazione. Nel 1887 la redazione de “il Rugantino”,
diretto da Luigi (Gigi) Zanazzo, pubblica il suo primo sonetto in dialetto
romanesco “L’invenzione della stampa” che firma con lo pseudonimo Trilussa,
ricavato dall'anagramma del suo cognome. Inizia la sua collaborazione al “Rugantino”
come giornalista, ed è proprio osservare la quotidianità che lo porta a
scoprire un particolare talento nella narrazione in versi. Con arguzia scettica
e disincantata, Trilussa ha commentato circa cinquant'anni di cronaca romana e
italiana, dall'età giolittiana agli anni del fascismo e a quelli del dopoguerra.
Scrive su testate importanti quali il “Don Chisciotte” e “il Messaggero”. La sua
prima raccolta è “Stelle di Roma” di carattere piuttosto folcloristico; seguono
poi “Quaranta sonetti”, “Favole romanesche”, “Caffè concerto”, “Er serrajo”, “Ommini e bestie”, “Le storie”, “Lupi
e agnelli”, “Le cose”, “La gente”. Venti giorni prima della morte,
fu nominato dal presidente Einaudi senatore a vita per alti meriti in campo
letterario e artistico. Nella sua casa-studio di via Maria Adelaide, 17,
assistito dalla fedele governante Rosa, Carlo Alberto Salustri - in arte
Trilussa - si spegne il 21 dicembre 1950, all'età di 79 anni. Dopo la morte, Mondadori riunisce
in unico volume le sue opere che pubblica col titolo "Tutte le
poesie", nel 1951.
(Biografieonline.it)
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