Il Piè di Marmo

febbraio 01, 2021

Al termine di via Santo Stefano del Cacco, a pochi metri dall’incrocio con via Piè di marmo, appare il frammento di una statua colossale posto su un piedistallo. Si tratta di un piede enorme di marmo con calzare, probabilmente appartenuto a una statua di Iside. La dea egizia, infatti, era molto venerata a Roma e in questa zona sorgeva proprio un tempio in suo onore, conosciuto come Iseo Campense.al tempio si accedeva attraverso l’Arco Camilliano, posto all’inizio dell’attuale piazza del Collegio Romano. I ruderi si trovano ancora oggi in alcuni ambienti all’interno del civico 24°, di proprietà privata e quindi chiusi al pubblico. Nasce spontaneo chiedersi come abbiano fatto gli studiosi a risalire al piede di Iside. Semplicemente analizzando un frammento peraltro mal conservato. Ovviamente non si può avere certezza dell’appartenenza alla dea. Viene, però, riconosciuta nella zona l’esistenza di templi dedicati al culto egizio. Inoltre, il piede ha un calzare che ricorda molto da vicino quello di altre statue della dea, rimaste in buono stato di conservazione.


Per esempio, la statua esposta all’interno dei musei capitolini. Dunque, possiamo ragionevolmente concludere: trattasi proprio del piede della dea. Non è possibile conoscere, invece, se il piede era un elemento di una statua di marmo o di un acrolito. Ovvero una statua togata, con le estremità in marmo e la parte ricoperta dal tessuto della toga in legno. Il frammento marmoreo non è nella via che prende il suo nome, dove era situato in origine, perché in occasione dei solenni funerali di Vittorio Emanuele, nel 1878, avrebbe intralciato il passaggio del corteo funebre in transito sulla via in direzione del Pantheon. Venne quindi spostato nella vicina via Santo Stefano del Cacco.

 

(Claudio Colajacomo - Il giro di Roma in 501 luoghi)

 

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