L'Appartamento dei Borgia

febbraio 22, 2021

Nel Conclave dell’agosto 1492 Rodrigo Borgia si giocò tutto. Era il cardinale più ricco, avevo non solo palazzi e diocesi redditizie ma anche una smisurata quantità di denaro che promise di distribuire ai cardinali che gli avessero dato il voto. Dopo quattro difficili giorni, venne eletto papa col nome di Alessandro VI.


Come appartamento scelse alcuni ambienti nell’ala nord dei Palazzi Vaticani, fece costruire una torre con altre due camere e fece affrescare il tutto dalla bottega del pittore umbro Pinturicchio. Sebbene fosse chiaro che le stanze non gli appartenessero e che dopo la morte sarebbero state abitate da altri papi, diede incarico di eseguire nuovi affreschi che glorificassero pienamente la sua persona, raffigurando in mille modi il toro, il suo animale araldico.


Lui stesso si fece ritrarre e così quattro dei suoi figli, avuti da un’amante romana, Vannozza Cattenei, con la quale non solo viveva in Vaticano in modo del tutto ufficiale, ma con cui cercò perfino di costruire un’influente dinastia. Tra tutti i figli, Lucrezia era quella più ambita perché il suo matrimonio avrebbe significato per la famiglia del futuro sposo la maggior vicinanza possibile al soglio pontificio.


Così la ragazza diventò il centro di tutti gli intrighi politici: un primo matrimonio fu annullato a causa della presunta impotenza del marito e nel 1500 il papa si liberò pure del secondo marito, Alfonso, allora ventenne, figlio illegittimo di Alfonso II d’Aragona, re di Napoli, le cui nozze con Lucrezia, nel luglio del 1498, erano state celebrate negli appartamenti Borgia.


Un attentato davanti a San Pietro fallì perché l’uomo oppose una strenua resistenza e, ferito, si trascinò fino in Vaticano per poi venire strangolato dal valletto di Cesare, figlio del papa, nella Sala delle Sibille dell’appartamento Borgia. Oggi migliaia di visitatori attraversano quotidianamente le stanze dove visse questa potente famiglia, che ospitano parte della Collezione d’Arte Contemporanea dei Musei Vaticani inaugurata da Paolo VI (1973), vicino alla Cappella Sistina, ma di quel crudele omicidio di oltre cinquecento anni fa, nessuno ormai si ricorda più.


(Annett Klingner – 111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire)

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