La Colonna Traiana
novembre 13, 2021Quasi duemila anni! E sta ancora
lì, intatta, dal momento della sua inaugurazione, nel 113 d.C., fino ad oggi. Non
è mai crollata e non è mai stata spostata, ed è uno dei monumenti più noti e riconoscibili
di Roma. Si erge per oltre 40 metri e fu concepita per diversi scopi:
innanzitutto, segnava l’altezza esatta della collina, che univa il colle Quirinale al Campidoglio, sbancata per fare il posto alla costruzione del Foro di Traiano; inoltre, doveva celebrare la gloriosa
campagna militare che Traiano condusse in Dacia, raccontando, attraverso i suoi
bassorilievi, le varie fasi della guerra. Ma fu anche un mausoleo, perché raccoglieva
le ceneri di Traiano stesso e di sua moglie Plotina, colei che determinò l’erede
al trono di Traiano, cioè Adriano.
La sua collocazione, in un ristretto cortile
alle spalle della Basilica Ulpia, fra le due biblioteche, permetteva, proprio dal
loggiato di queste ultime, una ravvicinata visione e lettura delle scene rappresentate.
I bassorilievi sono scolpiti intorno alla colonna in una lunga spirale che, idealmente
srotolata, misurerebbe quasi 200 metri. Sulla cima della colonna un tempo
svettava la statua bronzea dell’imperatore, sostituita poi da quella di San
Pietro. Come tutte le statue e i bassorilievi romani, anche questa era dipinta
a colori vivaci di cui restano poche tracce e possiamo solo vagamente
immaginare che effetto dovesse fare. Per comprendere la sequenza storica delle
scene bisogna iniziare osservandole dal basso verso l’alto. Si ritiene che una
lettura “abbreviata” sia possibile anche senza girare intorno alla colonna, ma
seguendo le scene secondo un ordine verticale, visto che la loro sovrapposizione, nelle diverse spire, sembra avere una logica coerente. Una curiosità: la colonna
di Traiano rischiò di essere, anch’essa, trafugata da Napoleone che voleva
portarla in Francia. Fortunatamente il costo per trasportarla era talmente
elevato che dovette rinunciare al furto e limitarsi a farne rilevare in gesso i
bassorilievi.
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