La Torre della pulzella

novembre 12, 2020

 

Alla fine di ponte Fabricio (o ponte dei Quattro Capi) che porta sull’isola Tiberina, c’è una torre medievale di mattoni costruita nel X secolo dalla ricca famiglia dei Pierleoni. Come molte altre costruzioni antiche, anche questa torre è conosciuta sotto vari nomi. In alcuni documenti ufficiali, per esempio, è chiamata Torre della Contessa Matilde, dal nome della sua più celebre proprietaria. Matilde di Canossa (1046-1115) era una delle donne più potenti del Medioevo. Alla contessa apparteneva un grosso pezzo del nord Italia e fu lei stessa a decidere di lasciare, poco dopo le nozze, ben due mariti che le erano stati imposti, solo per motivi politici. Alla fine dell’XI secolo, la torre divenne, per breve tempo, residenza papale: quando nel 1087 papa Vittore III fu cacciato dal suo palazzo dall’antipapa Clemente III, Matilde lo ospitò per mesi proprio lì e anche il suo successore, un anno più tardi, vi trovò temporaneamente rifugio.


Dopo la morte della contessa, la torre passò per le mani di svariate famiglie romane, finendo poi in quelle dei Caetani, che restaurarono l’intero complesso, consolidarono l’isola Tiberina, vi risiedettero fino alla metà del Cinquecento e diedero il proprio nome alla torre. Oggi è per metà del Comune e per metà di privati. Il terzo nome, Torre della Pulzella, ha a che fare con un dettaglio curioso. Se dal ponte si guarda in alto, si scorge sulla facciata una piccola testa di ragazza in marmo bianco. È talmente ben inserita nel muro da sembrare quasi una giovane signora alla finestra che osserva il viavai di persone sul ponte.


Gli studiosi ritengono che si tratti di una testa romana di età giulio-claudia (dinastia che regnò dal 31 a.C. al 68 d.C.), ma finora nessuno è riuscito a fornire una spiegazione plausibile su quando e perché venne inserita nelle mura della torre.

(Annette Klingner – 111 luoghi di Roma che devi proprio scoprire)

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