Palazzo Madama

febbraio 14, 2020


Roma è una miniera di storie da raccontare e alcune volte i racconti sono proprio sotto gli occhi di tutti, lungo le strade e le piazze più conosciute. È il caso della storia riportata sulla facciata del palazzo del Senato. Un occhio curioso avrà sicuramente notato quella pelle di leone sopra il portone di Palazzo Madama.


Non sta lì per caso, non è un ornamento senza significato. No. Racconta, insieme ad altri disegni sulla facciata, la storia della genealogia della famiglia che fu proprietaria dell’edificio in passato, la famiglia fiorentina dei Medici, che si vantava di discendere niente meno che da Ercole. Il mito racconta che l’eroe fu per tre anni schiavo di Onfale, la regina della Lidia. Questa donna lo aveva sottomesso a tal punto da avergli sottratto, per sfoggiarla lei, la famosa pelle di leone che l’eroe indossava sempre. I due ebbero cinque figli, tra cui Tirreno, da cui sarebbe nata la stirpe dei Medici. Raccontato il mito, si capiscono bene tutti gli ornamenti della facciata dell’edificio. Il leone, simbolo di Ercole, appare sia sotto forma di pelle sopra il portone, sia come mansueto compagno di giochi dei puttini tra le finestre in alto.


Inoltre, i lati delle finestre del primo piano, sono incorniciate, alternativamente, dalla figura di un uomo con la pelle di leone e da quella di una donna con le lunghe trecce: sono Ercole e la regina Onfale. Il nome del palazzo, invece, si deve a Margherita d’Austria, vedova di Alessandro de’ Medici e poi moglie di Ottavio Farnese. Margherita visse qui nella metà del Cinquecento e creò nel palazzo una sorta di salotto intellettuale. Fu molto amata dai romani che l’apostrofavano affettuosamente col nome di “Madama”. Da lei il palazzo prese il nome, come anche “Villa Madama” fu chiamata la sua villa vicino a Monte Mario ed entrambe le residenze mantengono ancora oggi l’antica denominazione. Un’ultima curiosità: sembra che il termine “madama”, con il quale si indicano le forze dell’ordine, sia dovuto al fatto che nel Settecento fu spostata qui la sede centrale della polizia.

(M. Silvia Di Battista - Roma curiosa)

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