La delusione di Canova

settembre 10, 2019

Se non esser cornuto vi sembra un gran bene...l'unico modo è non sposarsi affatto! (Moliere)


Antonio Canova quando giunse a Roma, povero e sconosciuto, fu ospitato nella casa di Giovanni Volpato, un incisore e ceramista, che aveva intuito subito il genio del ragazzo. Non tardò il Canova ad innamorarsi di Domenica, la bella figlia del suo protettore e, con gran gioia del Volpato, ma con poco entusiasmo da parte della interessata, furono combinate le nozze. Con il passare dei giorni però, la ragazza appariva sempre più triste, e il giovane artista decise di vederci chiaro. Cominciò a chiedere notizie. "Alcuno gli riferì che sulla sera la fanciulla parlava dalla sua finestra con un giovane. Che fare? Arruola, per uno scudo, un robusto cascherino, si fa porre nel fondo di una grossa cesta e, con l'aiuto dell'oscurità, si fa portare sotto le finestre della fidanzata. Il tradimento era vero! Domenica amoreggiava con Raffaele Morghen, giovane incisore, alunno del padre." La storia delle corna fece il giro di Roma, il matrimonio andò a monte e Canova fece giuramento di non prendere mai moglie, dedicandosi esclusivamente all'arte e al lavoro, circondandosi solo degli amici. Rimase, infatti, celibe, considerando questa la situazione unica ed essenziale per avere la certezza di non essere cornuto.

 (Willy Pocino - Le curiosità di Roma)


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