Colonna in affitto
marzo 17, 2020
Piazza Colonna prende il nome dalla
colonna di Marco Aurelio che s’innalza nel suo centro. L’imperatore Commodo volle
costruirla per ricordare le vittorie su Sarmati, Quadi e Marcomanni. La
storia delle guerre con queste popolazioni è raccontata su un fregio che si
avvolge a spirale sull’estero della colonna. All'interno invece il monumento è
percorso da una scala a chiocciola, oggi inaccessibili, ma un tempo aperta ai
turisti. La visita fu consentita in passato finché qualcuno non si approfittò
di questa possibilità e la porticina con cui si accede alla scala fu chiusa per
sempre ai curiosi. Racconta la storia, che la colonna fu affidata dal papa ai
monaci della vicina chiesa di San Silvestro in capite, che dovevano vigilare
perché nessuno la danneggiasse.
Fu così costruita una piccola cappella ai piedi del monumento e ingaggiato un custode che fu incaricato di sorvegliarlo. Ben presto il buon uomo capì però che aveva in gestione un vero tesoro e cominciò a proporre ai passanti una visita – a pagamento, si capisce – davvero inusuale: la salita della scala a chiocciola interna che li avrebbe portati a godere in cima di una vista mozzafiato. L’iniziativa si rivelò molto redditizia, tanto che la colonna fu poi addirittura “affittata” ad altri guardiani. Per farla breve ne nacque un vero giro di affari, che arricchì numerosi custodi, finché non ne venne a conoscenza l’abate di San Silvestro che non solo mise fine alle visite, ma stabilì la scomunica per chi avesse tentato ancora di arricchirsi con la colonna. La minaccia è incisa in una lastra di marmo ancora conservata nel grazioso portico della chiesa di San Silvestro.
(M. Silvia Di Battista - Roma curiosa secondo volume)
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