Un faro senza il mare!

luglio 04, 2019


Roma è distante dal mare per circa 30 km, eppure c'è un faro! sembrerebbe una cosa alquanto strana, se non si conosce la storia di questo monumento che, possiamo dire, nasce da un gesto d'amore e da un sincero slancio patriottico. Nel 1911, in occasione del cinquantenario dell'Unità di Italia, un gruppo di italiani emigrati in Argentina volle contribuire ai festeggiamenti con un omaggio che testimoniasse il forte legame con la lontana patria d'origine. L'architetto che ne curò il progetto fu Manfredo Manfredi e la giunta capitolina volle che il monumento sorgesse in un luogo simbolico: il Gianicolo. Qui, infatti, nel 1849, le truppe francesi, chiamate da Pio IX, si scontrarono con i volontari della Repubblica Romana, facendone uno dei luoghi più significativi del Risorgimento. Il Faro proietta, con spettacolari giochi di luce, i colori della bandiera nazionale. Un'imitazione di ciò che i toscani avevano fatto per la tomba di Dante: "come questi offrirono una lampada e si impegnarono a offrir l'olio per mantenerla, così gli italiani dell'Argentina si propongono, dopo costruito il Faro, di mantenere la luce, che sarà un riflesso del loro patriottismo e della loro italianità". All'inizio, infatti, la lanterna del Faro entrava in funzione ogni notte, mentre ora si accende solo in occasioni particolari. Il Faro è alto una ventina di metri, ha una base circolare e termina con un capitello sul quale è scritto: "A ROMA CAPITALE GLI ITALIANI D'ARGENTINA MCMXI". Un faro in città, a parte il valore simbolico, serve a poco, ma i romani, che sono gente concreta, trovarono subito il modo per sfruttarlo. Coloro che avevano parenti detenuti nel carcere di Regina Coeli, lo utilizzavano come mezzo di comunicazione, entrando e salendo la scala a chiocciola fin su alla lampada, con la quale mandavano segnali luminosi. La polizia sapeva, ma se si trattava di comunicazioni importanti, chiudeva un occhio. Successivamente, per motivi di sicurezza, l'entrata venne chiusa e finirono anche le comunicazioni. Pur non guardando il mare, il Faro rappresenta comunque un punto di riferimento e di memoria storica di un luogo, come il Gianicolo, dove si è combattuto per un'Italia unita. 
(I luoghi e le storie più strane di Roma - Giulia Fiore Coltellacci)




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