Sancta Sanctorum

marzo 04, 2020

In piazza San Giovanni in Laterano, presso la basilica omonima sorge il complesso che ospita la Cappella di San Lorenzo in Palatio. Per raggiungerla occorre percorrere in ginocchio la scala della Passione di Cristo, la cosiddetta Scala Santa, che secondo la tradizione è la stessa percorsa da Gesù per raggiungere il luogo in cui fu processato e condannato alla crocifissione, per mano di Ponzio Pilato. L'atmosfera di raccoglimento di quanti, in rigoroso silenzio, ripercorrono in ginocchio quella scala, fa dimenticare, per un attimo, il traffico assordante che c'è appena fuori da quel portone. Le pareti sono affrescate con Storie dell'Antico Testamento e Storie di Cristo, realizzate da vari artisti quali Giovanni Baglione, Paolo Brill e Paris Nogari. Adiacente alla Scala Santa, c'è la comune scala percorribile da chi non potesse o non volesse fare l'ascesa in ginocchio, altrettanto affrescata e meravigliosa.
Arrivati in cima, a destra si entra nell'oratorio di San Silvestro, dove sulla sinistra attraverso due poderosi battenti in bronzo, databili alla fine del IV e gli inizi del V secolo, si entra nella Cappella di San Lorenzo in Palatio, comunemente conosciuta come il Sancta Sanctorum.
In origine la cappella era parte degli edifici del complesso noto come Patriarchio Lateranense, sede del papa prima del Vaticano e la piccola chiesa era la cappella privata del pontefice chiusa in una torre. 

1. Basilica di San Giovanni
2. Battistero
3. Sala del Concilio (triclinio accubitaneo)
4. Triclinio Leoniano
5. Scalone d'onore (Scala Santa)
6. Cappella Papale di San Lorenzo (Sancta Sanctorum)
7. Loggia delle Benedizioni
8. Porta Asinaria nelle Mura Aureliane
9. Santa Croce in Gerusalemme

Il custode che ci permette di entrare, spende qualche parola per raccontare la sacralità del luogo, poi finalmente sono dentro.
L’interno, un piccolo vano quadrato con volta a crociera, fu ornato dai maestri Cosmati, la cui opera è attestata da una targa marmorea sulla sinistra: MAGISTER COSMATUS FECIT HOC OPUS.
E' il luogo più santo della cristianità dove erano custodite numerose reliquie tra le più significative della tradizione: il prepuzio di Gesù Bambino, i suoi sandali, frammenti della colonna a cui fu legato e flagellato, parte del triclinio dove si distese durante l'ultima cena, il bastone che servì a colpirne il capo, una spina parte della corona che gli cingeva le tempie, le teste di san Pietro e san Paolo e diverse altre.
Molti di questi frammenti sacri attualmente sono conservati altrove, mentre altri sono stati trafugati o scomparsi. I rimanenti sono custoditi in ventotto tabernacoli ogivali. Sopra l'altare maggiore è Acheropita di Cristo, cioè un'immagine di Gesù non dipinta da mano umana, ma secondo la tradizione da San Luca guidato da un angelo.
L'icona fu venerata con ardore e adornata da una copertura in argento e pietre preziose. Sopra l'altare una scritta recita NON EST IN TOTO SANCTIOR ORBE LOCUS. (Non vi è al mondo luogo più santo di questo)








(Francesca Maria Pedullà - notizie di Roma pagina fb)
(Sabrina Ramacci - 1001 cose da vedere a Roma almeno una volta nella vita)



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