Il Tempio di Saturno: la cassaforte di Stato

aprile 08, 2021

(foto Ig @966_irene)

Per godere di una prospettiva diversa, faccia a faccia con le rovine del Foro Romano, basta percorrere via della Consolazione ed arrivare alla cancellata che delimita l’area del Foro. La strada, poco trafficata, aiuta ad apprezzare l’antichità che ci troviamo davanti. Spiccano imponenti otto colonne che sostengono una trabeazione ben conservata. È ciò che sopravvive del tempio di Saturno, uno dei più prestigiosi di Roma e certamente tra i più antichi.


Situato a fianco del Portico degli Dei Consenti, costeggia la salita che dal Foro Romano porta al colle del Campidoglio. Secondo la tradizione, fu edificato al tempo dei sette re e più precisamente da Tarquinio il Superbo e completato nel 498/497 a.C., all’inizio della Repubblica, e in seguito ricostruito nel 42 a.C. con il bottino della guerra di Siria. Di questa ricostruzione, però, probabilmente, solo il podio, rivestito di travertino, è giunto fino a noi; le otto colonne di granito grigio del pronao con capitelli ionici di marmo bianco, l’architrave e il frontone sono formati in larga parte da materiali reimpiegati e appartengono ad un restauro che si rese necessario per riparare i danni dell’incendio del 283 d.C. La scritta che campeggia ancora sull’architrave ricorda proprio quel restauro a opera del Senato.


Il tempio sorgeva su un altissimo basamento sopravvissuto fino ai giorni nostri, al quale era addossata una grande struttura rettangolare che sosteneva la scalinata di accesso al tempio. All’interno un ambiente molto ampio era probabilmente destinato a sede dell’Aerarium, ovvero il tesoro pubblico dello Stato. Il tempio sorgeva letteralmente sopra l’oro di Roma, una sistemazione altamente simbolica, con Saturno in persona a custodire il tesoro. Nello stesso ambiente erano conservati i documenti dell’archivio di Stato, le insegne della città e le bilance che sancivano le misure standard per il metallo. Oggi il caveau è ridotto in rovina, difficile da individuare, rimane solamente la soglia della porta che era rivolta verso il Foro prima dell'inizio del podio del tempio.


 

(Claudio Colajacomo – I love Roma)
(archeoroma.com)

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