La Vaccareccia

agosto 13, 2020



È un luogo anacronistico, sorprendentemente sopravvissuto intatto nei secoli. Compare nelle cartografie di metà Cinquecento, ma esiste probabilmente già dal XIII secolo, se non prima. È la Vaccareccia, casa contadina a due passi dalle numerose e più nobili vestigia della via Appia Antica. Questa Cenerentola dei ruderi non manca di profondo fascino e ha saputo conservare testimonianze di varie epoche sia nella struttura architettonica sia nell'atmosfera. Si ha l’impressione di essere in aperta campagna in un periodo non definito della storia. Ci troviamo nel parco della Caffarella, raggiungibile da una strada, in parte sterrata, che si dirama dall'Appia, pochi metri dopo la chiesetta del Domine Quo Vadis. Percorso un chilometro circa, la vegetazione fittissima lascerà intravedere un grosso e vetusto casolare, con ogni probabilità un gregge di pecore completerà il quadretto. Alcuni contadini abitano tuttora nella Vaccareccia, eredi nello spirito di tutti quei lavoratori della terra che – al servizio di nobili famiglie come i Caffarelli, Pallavicini e Torlonia – hanno abitato qui fino a oggi. Si producono ancora cacio e ricotta e, chiedendo con un po’ di discrezione, potreste perfino riuscire a visitare gli ambienti interni ed esterni.


Molto interessanti sono la torre trecentesca, la loggia del Cinquecento e un bel porticato di antiche colonne nel retro. Se la fortuna è dalla vostra parte, in primavera potreste assistere alla tosatura delle pecore, un evento davvero improbabile nel cuore di Roma!

(Claudio Colajacomo - I love Roma)

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