La fontana della botticella

dicembre 02, 2020

 

Anticamente a Roma c’erano due porti, il grande scalo di Ripa Grande nella zona di Trastevere e a nord, in corrispondenza della chiesa di San Rocco, quello più piccolo di Ripetta. Qui attraccavano le imbarcazioni  per portare in città le loro merci e si capisce che doveva esserci un grande andirivieni e tanti uomini impegnati a scaricare barconi, chiatte ecc. ecc. Fu proprio in onore di questi lavoratori che nel Settecento la Confraternita degli Osti e Barcaroli volle far erigere una fontana. È la fontana della Botticella, che si trova oggi nell’arco che fiancheggia San Rocco (spostata rispetto alla posizione originaria). Raffigura un giovane popolano che porta un berretto tipico della categoria dei facchini.


Realizzata in marmo bianco, se ne ignora l’autore che forse prese spunto, per la sua esecuzione, dalla Fontana delFacchino in via Lata. Curiosità di questa fontanella è la scritta che la sovrasta. Infatti, le lettere che la compongono, a ben guardare, sono diverse da quelle che siamo soliti vedere. Clemente XIV è indicato come Clemente XIIII e la data è scritta diversamente da MDCCLXXIV che è il modo corretto a cui siamo abituati, (non posso riprodurre la scritta perché non ho sulla tastiera del computer le particolari C capovolte, ma è ben visibile nella foto).


Una stranezza che trova spiegazione probabilmente in una moda grafica dell’epoca che voleva cambiata la grafia delle lettere rispetto al modo classico di scriverle, riproducendo l'antico modo arcaico di scrivere i numeri romani.


(M.Silvia Di Battista - Roma curiosa vol. 3)

(Foto: Carlo Pezzi) 

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