Il percorso che da Porta Metronia
arriva a porta San Sebastiano, passando per porta Latina è una passeggiata
eccezionale che consente di scoprire angoli di Roma preziosi. In questo tratto
le mura, imponenti e piuttosto ben conservate, lasciano immaginare l’effetto
maestoso (e minaccioso) che dovevano suscitare quando qui intorno era tutta
campagna. Ritmate in sequenza da grandi torri, che ne conservano bene il
disegno originario, arrivano a Porta Latina, che deve il nome, invariato nei
secoli, alla via omonima che da qui usciva, collegando la città a Capua. Un’antica
leggenda narra che dentro Porta Latina si nascose il dio Saturno, cacciato dal
figlio Giove e in fuga nella campagna romana.
Al di là del gusto per la
mitologia, questa è oggi una delle più belle porte tra quelle che si aprono nelle
Mura Aureliane, molto ben conservata, semplice e possente, a un solo fornice in
travertino, sovrastata da una merlatura e con due torri semicircolari laterali.
Porta Latina viene restaurata durante il regno di Onorio per essere più
funzionale in caso di guerra, mentre successivi lavori sono testimoniati dal
monogramma di Costantino e dai simboli dei pontefici ancora visibili sulla
struttura. Attraversando la porta, si
apre un piccolo mondo nascosto e piacevolmente solitario. Poco più avanti la
bellissima chiesetta medievale di San Giovanni a Porta Latina, (vi consiglio di
andare a leggere la storia dei matrimoni gay che vi si
celebravano, nella seconda metà del Cinquecento) e nei pressi della porta il minuscolo oratorio di San Giovanni in Oleo, dove, secondo la leggenda, San Giovanni Evangelista
sarebbe scampato al martirio dell’olio bollente.
In seguito all’apertura di via Appia Nuova la porta perde d’importanza e sono in pochi ad attraversarla e a pagare il dazio, tanto che viene chiusa e parzialmente interrata per tutto l’Ottocento, sino al 1911; lo era anche nel 1870, quando fu protagonista degli eventi del 20 settembre. Le truppe italiane tentarono qui di farsi breccia per entrare a Roma, ma resistette alle cannonate senza cedere e così a diventare famosa fu Porta Pia. Torniamo verso la porta e
riprendiamo il nostro giro.
><><><><><><><
(Sabrina Ramacci- 1001 cose da vedere a Roma)
(Giulia Fiore Coltellacci - 365 giorni indimenticabili da vivere a Roma)