Adriano Bennicelli: il Conte Tacchia
ottobre 25, 2019È un personaggio realmente
vissuto a Roma, divenuto popolare per il carattere a dir poco estroverso, anche
lui in qualche modo a metà strada tra Rugantino e il Marchese del Grillo. Nacque
a Campo Marzio nel 1860 dalla nobile famiglia Bennicelli. Si chiamava Adriano,
ma tutti lo conoscevano con il soprannome di “Conte Tacchia” a causa della
professione che aveva arricchito la sua famiglia, il commercio del legname. Un soprannome
bonariamente dispregiativo, ma perfettamente calzante per un uomo dalla
parolaccia facile, la battuta pronta e uno schiaffone sempre a tiro. Il conte
Tacchia girava le strade vestito di tutto punto a bordo della sua carrozza,
sbeffeggiando e spernacchiando chiunque non gli cedesse il passo. Un carattere
fumantino e, come spesso accadeva per i nobili, persino irriverente contro le
autorità e noncurante di ammende e sanzioni. Un giorno, durante uno dei tanti
battibecchi, aveva rifilato un ceffone a un cocchiere e per questo era stato
portato a palazzo Madama dalla polizia per essere multato di cinquanta lire. Senza
batter ciglio, aveva messo il triplo della cifra sul tavolo e si era affrettato
a rifilare altri tre schiaffoni al malcapitato! Il palazzo dove nacque si trova
in piazza dell’Orologio ed è tutt’oggi proprietà dei Bennicelli. Immaginate il Conte
mentre salta fuori dal grande portone centrale con la sua carrozza, verso uno
di quegli episodi che lo hanno reso tra i personaggi più noti della nostra
città. Ma il conte visse anche al civico 43 di via dei Greci, come risulta dal suo nome inciso sull'architrave del portale.
(I love Roma – C. Colaiacomo)
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