Fons Olei

ottobre 26, 2021


A Trastevere, troviamo una curiosa stradina che si chiama via della Fonte d’Olio. Si trova proprio nei pressi della bellissima chiesa di Santa Maria in Trastevere e fa riferimento alla leggenda stessa che decretò la nascita della Basilica. Già prima di entrare nel portico della chiesa, se guardiamo sulla sinistra, notiamo una porta, ornata da una piccola scritta “Fons Olei”.


Per capire l’origine di questo termine abbiamo due spiegazioni, legate ambedue ad uno strano fenomeno che, secondo la tradizione, qui sarebbe avvenuto un giorno del 38 a. C. Dal terreno vi fu una fuoriuscita di un liquido scuro, forse olio minerale o acqua non potabile, che attraversando la piazza, andava a finire direttamente nel Tevere. Per la prima teoria, bisogna sapere che, proprio in questa area, l’imperatore Augusto amava organizzare la sua Naumachia e che tutta l’area di Trastevere era dominata da questo bacino artificiale ornato da spalti, templi e persino da un’isoletta, dove venivano rievocate eroiche battaglie navali.

(Foto: Innamorati di Roma.it)
Per riempire il bacino l’imperatore fece addirittura costruire un acquedotto, dell’acqua Alsietina, proveniente da Bracciano che, non avendo altri scopi d’uso che il suggestivo gioco acquatico, non era però potabile.

(Foto: romanoimpero.com)
Quindi si fa risalire il termine “fons olei” alla corruzione di “fons olidus”, ovvero “acqua sporca”. Una volta caduto l’Impero Romano, anche la Naumachia cadde in disuso e, molto probabilmente, l’acquedotto perse grosse quantità di acqua sporca, che scorreva liberamente per Trastevere come una sorgente. Per la tradizione cristiana, invece, l’origine del nome è legata ad un preciso evento, dai contorni miracolosi. Al posto della chiesa, un tempo, qui esisteva un ospizio per soldati in pensione, chiamato la “Taberna Meritoria”. Il giorno della nascita di Cristo, in questo luogo sarebbe sgorgato del liquido oleoso in grande quantità, per un’intera notte e un intero giorno, fino a formare un breve torrente che sarebbe giunto al vicino Tevere. Sarebbe questa la fons olei: un miracolo che in seguito spinse i cristiani a edificare un primo centro di culto che nel III secolo si trasformò in chiesa.


Nel mosaico dell’abside, realizzato da Pietro Cavallini, vediamo raffigurata, ai piedi della grotta della Natività, la “Taberna meritoria”, dalla cui porta esce un fiumiciattolo nero, la fons Olei, che confluisce nelle acque di un fiume.


Mentre alla base del presbiterio, sulla destra, l’iscrizione Fons Olei indica il luogo da cui sarebbe scaturito l’olio. La nostra basilica fu fra le prime chiese di Roma – se non la prima – ad essere consacrata a Maria.




(Claudio Colajacomo - I love Roma)
(santamariaintrastevere.it)
(Roma.com)

 

 

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