Papa Aniceto, unica sepoltura in cappella privata

settembre 28, 2020

A Roma, città delle eterne meraviglie, c’è anche stato il caso di una nobile famiglia, che ha ottenuto il privilegio – unico – di custodire la sepoltura di un papa, per l’esattezza l’undicesimo papa della storia, Aniceto, che fu pontefice tra il 157 e il 168 d. C., proveniente dalla lontana Siria, martirizzato, secondo una tradizione non verificata, e sepolto nelle catacombe di San Sebastiano. E fu proprio qui che le sue ossa furono rinvenute nel 1602. Cosicché avvenne che le spoglie dell’undicesimo papa divennero una sorta di compenso: il papa di allora, infatti, Clemente VIII, al secolo Ippolito Aldobrandini, era stato eletto nel difficile conclave del 1592, grazie all'appoggio del potente cardinale Mark Sittich (italianizzato in Marco Sittico) di Hohenems, famiglia che poi adottò il nome di Altemps e scelse come abitazione il palazzo nei pressi di piazza Navona, posseduto dal cardinale Girolamo Riario, nipote di Sisto IV, costruito da Baldassarre Peruzzi e trasformato da Martino Longhi il Vecchio, in una vera e propria reggia. 

Il cardinale Marco Altemps e il cardinale Girolamo Riario
Come accadeva in tutti i palazzi principeschi di Roma, all'interno della residenza fu allestita anche una cappella privata, ulteriormente privilegiata dalla possibilità di custodire nientemeno che le ossa di un papa, cioè di Aniceto, la cui salma ritrovata fu interrata al di sotto dell’altare della cappella gentilizia.


Ma il motivo della donazione fu anche un altro: nel 1586 Roberto Altemps, figlio naturale del cardinale Marco, prefetto delle armi papali in Avignone sotto Sisto V Peretti e primo duca di Gallese, a soli vent'anni fu fatto decapitare dallo stesso papa, che lo aveva accusato di adulterio. Sembra piuttosto che la reale ragione fosse il fatto che Roberto avesse sposato Cornelia, della famiglia Orsini, nemici giurati del papa e soprattutto l’avversione che il Cardinale Altemps aveva avuto nei suoi confronti, durante l’ultimo conclave che l’aveva portato all'elezione. A nulla valsero le preghiere di supplica del padre e la lettera scritta, prima dell’esecuzione, dalla moglie di Roberto, che attendeva il loro primo figlio. Fu, quindi, anche per ripagare quest’offesa, che papa Clemente VIII (da sempre critico verso la decisione di mandare a morte il figlio del suo amico) donò alla famiglia le spoglie di papa Aniceto. Per onorare degnamente la donazione ricevuta si decise, tra il 1603 e il 1617, di trasformare la cappellina di famiglia in una vera e propria chiesa, dotata persino di cupola e di sacrestia. La chiesa, straordinariamente ricca, è completamente affrescata con dipinti con le Storie di Sant'Aniceto (il ciclo maggiore, nella navata, è dovuto ad Antonio Circignani detto il Pomarancio).



Fu lo stesso Giovanni Angelo a suggerire il tema iconografico: a memoria del sopruso subito, volle fosse dipinto un grande affresco, che riproducesse la decapitazione del padre, modificando le vicende della vita del santo, inventandone il martirio per decapitazione. 


Sopra la cornice di raccordo con la volta a botte si svolge una singolare processione: alcuni angeli bambini portano le palme e gli strumenti del martirio; la volta è decorata da Polidoro Mariottini con la gloria di Sant'Aniceto circondato da una schiera di angioletti che portano la croce, la spada, le chiavi pontificali e quattro nastri iscritti in oro. 


Qui, nel 1883, Gabriele d'Annunzio sposò Maria Altemps, l'ultima discendente del ducato di Gallese. È sempre a Giovanni Angelo Altemps che si deve il primo teatro (poi denominato Teatro Goldoni), costruito nel palazzo. Ed è qui che nel 1690 venne fondata l'Accademia dell'Arcadia. Il nobile Palazzo Altemps, uno dei più eleganti di Roma, oggi sede di un bellissimo museo che comprende la collezione Boncompagni Ludovisi, oltre alla collezione egizia del Museo Nazionale Romano,


alla collezione Mattei e a sedici sculture provenienti direttamente dalla collezione Altemps, affaccia su piazza Sant'Apollinare, che prende il nome dalla basilica omonima, fondata da papa Adriano I nel 780 d.C.


(Fabrizio Falconi - Roma Segreta e misteriosa)

(Wikipedia)

(I Viaggidiraffaella.blogspot.com)

(roma.mysupersite.it)

(romasegreta.it)

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