Il muro del ringraziamento
marzo 12, 2021Ho scritto già qualche post in
merito agli ex voto, che numerosi tappezzano i muri accanto a qualche immagine
sacra, ma al “muro del ringraziamento” di Viale Trastevere, voglio dedicarne
uno tutto suo. Nel 1944, proprio di fronte all’opulenta facciata del Ministero
della Pubblica Istruzione, venne accostata al muro di un centro sportivo una
piccola edicola, con una Madonna a rilievo in terracotta realizzata da Arrigo
Minerbi, uno scultore ferrarese di famiglia ebrea.
L’edicola venne dedicata all’appena
fondato istituto di Don Orione, un sacerdote che si era occupato in
modo particolare di bambini orfani e che, per questo, nel 2004 fu canonizzato
da papa Giovanni Paolo II. Sin dalla sua costruzione questa Madonna degli Orfani
diventò oggetto di una particolare venerazione, tanto che il piccolo rilievo,
restaurato nel 2010 e ora protetto da un vetro, è sempre contornato da fiori
freschi e candele votive.
Gli ex voto lasciati dai fedeli sul muro tutt’intorno
all’immagine sacra, nel frattempo, sono diventati centinaia. Molte persone
hanno appeso tavolette di legno, di marmo o di ceramica – le più antiche
risalgono agli anni Cinquanta – che da tempo sono sbiadite o rovinate. Sopra alcune
si legge solamente l’acronimo PGR, che vuol dire “per grazia ricevuta”, altre,
invece, raccontano una storia di un amore felice, di una gravidanza attesa a
lungo o di una nascita senza problemi.
Altre ancora parlano di conversioni
miracolose o di malattie gravi guarite all’improvviso. E ancora, richieste di
protezione per persone amate o per evitare sciagure, con promesse di
comportamenti virtuosi nel futuro. Su una superficie di 30 metri quadri di muro
è cresciuto un vero e proprio coro di preghiere anonime e pubbliche, desideri e
ringraziamenti, che aumenta costantemente.
(Annette Klingner – 111 luoghi di Roma che devi proprio
scoprire)
4 commenti
Quello che racconti sulla piccola edicola della Madonna è bellissimo , conosco un po' Roma,ma sono milanese. Roma è la più bella città del mondo. Ti faccio un piccolissimo appunto su Don Orione che non era francescano. Grazie buona serata
RispondiEliminaGrazie, in molti mi hanno corretto su questo punto ed ho provveduto a correggere anche l'articolo. Grazie per il commento, ti auguro una buona serata
EliminaLuigi Orione, figlio di Vittorio, un selciatore di strade e di Carolina Feltri, una contadina analfabeta di origine veneta, il 14 settembre 1885 entra tra i francescani di Voghera, ma nel giugno del 1886 ne viene dimesso a causa di una grave malattia per la quale rischia la morte. Il 4 ottobre 1886 diventa allievo nell'oratorio Valdocco di Torino, dove rimane tre anni. Viene notato da Giovanni Bosco che lo annovera tra i suoi prediletti. Il 16 ottobre 1889 entra nel seminario di Tortona, dove gli viene anche affidato il compito di custode in Duomo. Il 2 marzo 1892 inizia l'apostolato per la gioventù. Il 3 luglio 1892 inaugura l'Oratorio san Luigi. A 21 anni, il 15 ottobre 1893 apre nel rione san Bernardino di Tortona un collegio per fanciulli desiderosi di studiare ma poveri di famiglia.
RispondiEliminaGrazie di questa precisa delucidazione, quindi non era del tutto sbagliato che fosse un francescano... lo è stato per poco, ma lo è stato! Cordialissimi saluti
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